mercoledì 29 dicembre 2010

Distinta Sanjuro - Sette motivi per cui alla fine di questo anno non propriamente funzionale ho cominciato praticamente per la prima volta in vita mia a leggere libri di merda italiani contemporanei

e molto ha ddà’vvenì

de Il Vostro

7 – perché temo il dolore fisico ed il ricorso al personale medico tantissimo; e una volta per esempio mi doleva un dente in maniera lancinante, e altro non ho trovato di meglio da fare, per tentare di ignorare il dolore, che provocarmene uno diverso, di intensità maggiore ma di piano differente; e ho cominciato nello stesso pomeriggio due libri di un mio per-me famigerato concittadino.

6 - perché capita alle volte in questa città del nord-est-che-produce di bere troppo: e quando sei nell’etilemìa ti càpita di combinare cose – od iniziare a combinarle – che se fossi sobrio, invece, bene ti guarderesti dal, eccetera.

5 – ah, sì: perché nella boria portentosa che ogni tanto avrei in animo d’esprimere con più impulso, mi piace vellicare il Senso di Raggiungimento e dirmi che sì, ho fatto bene – benissimo – a lavorare testardo e pignolo e silenzioso e autoflagellante ad uno stile - il mio - di scrittura: il quale è sagomato a colpi di martello vigorosi contro le pareti dello stampo del come-lo-voglio-io.

4 – perché una qualche sfumatura della coscienza mi dice Il dibattito contemporaneo come puoi stargli fuori eccetera.

4bis – perché i compari mi provocano su Il dibattito contemporaneo come puoi stargli fuori eccetera; e io non riesco ohimè a ignorare una provocazione a mio danno.

3 - know your enemy, o qualcosa del genere.

2 – perché devo capire, devo capire, devo capire.

1 – perché il mio primo animale domestico, un adorabile cucciolo di setter, un giorno stranamente freddo di un crudelissimo aprile di più di venticinque anni fa correndo dietro a’un gatto randagio si lanciò d’improvviso sulla strada, dove venne travolto e ucciso da un furgonato che trasportava libri dell’Einaudi Stile Libero, di Mondadori Strade Blu e della Sironi.

0 – perché nascostamente la nostra Anima sempre spera, e brama, d’incrociare in fine, lungo questo cammino terreno, l’Oggetto che abbia a redimere i nostri pregiudizi.

-1 – in realtà, e per fortuna, in questo ambito almeno, i miei pregiudizi pressoché sempre vengono, pare, confermati.

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